Nessuna vittima e nessun danno (a parte la pala) questa volta, ma l’ennesima conferma che pale rotanti a una velocità di centinaia di chilometri all’ora rappresentano sempre e comunque un pericolo oggettivo per i residenti.
Questa volta l’incidente ha riguardato un impianto di “mini” eolico. Un oggettino insignificante, rispetto agli aerogeneratori che vengono oggi proposti, di altezza complessiva fino a 185 metri.
Che cosa sarebbe successo se a cedere fosse invece stata una delle pale, lunghe 45 metri, che erano state previste per l’impianto industriale (recentemente respinto per il grande impegno del locale comitato) che l’Enel Green Power voleva costruire sullo stesso crinale a monte Fontanavidola?
Ricordiamo che la Regione Emilia-Romagna, nelle sue “linee-guida” sugli impianti eolici, non ha ritenuto opportuno, nonostante le sollecitazioni dei tanti comitati locali contro l’eolico industriale riunitisi nella Rete della Resistenza sui Crinali, di fissare delle distanze minime da abitazioni, luoghi di lavoro e strade pubbliche.
Una faciloneria invero indegna di una Amministrazione che, prima dell’avvento degli impianti industriali FER per la produzione dell’energia elettrica, si era sempre distinta per il rigore con cui applicava il principio della prevenzione.
E’ evidente che il lancio di parti meccaniche di aerogeneratori con pale rotanti a folle velocità senza protezione alcuna (la cosa più innaturale del mondo, anche in contesti industriali) sia insita nello strumento stesso e rappresenti non solo una minaccia ma una sua logica ed inevitabile conseguenza per puro effetto statistico.
Dovremo aspettare la prima vittima per rendercene ufficialmente conto e provvedere in modo adeguato?
Anche le automobili si rompono … aboliamo le automobili! … ci sono anche gli aerei! 😀 ma non sapete più come raccontare le barzellette? Ma avendo visto che preferite le centrali a carbone che quelle eoliche si può ben capire chi vi sovvenziona!
Per le auto ci sono le cinture di sicurezza, gli airbag e i limiti di velocità.
Non ci sovvenziona nessuno. Se decidessimo di farci sovvenzionare le faremo sapere come potrà contribuire.
Buon anno.
Anche sul passo della Raticosa si è spezzata una pala ad uno dei due generatori che, dalla foto di questo aricolo, sembrano dello stesso tipo.
Non so se il tema è stato trattato su questo blog, ma mi chiedo come possa essere stato dato il permesso per montare delle pale su un punto panoramico a 50 metri dalla strada.
Valter
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nella zona è più facile che ti venga addosso mentre passi un cervo che una pala……