36 pale alte 180 metri sui crinali più incontaminati dell’Appennino. Fermiamo lo scempio a Poggio Tre Vescovi!

Ivano Togni Presidente del WWF Cesena informa su un DEVASTANTE
parco eolico composto da 36 pale eoliche alte 180 metri che comporterà la distruzione di una importantissima area ecologica costituita “dai crinali appenninici più ameni ed incontaminati e importanti corridoi di collegamento delle reti ecologiche che uniscono le aree protette dell’Appennino Settentrionale con quello Centrale”.
Il progetto eolico è denominato “Tre Vescovi-Fresciano” e riguarda i comuni di Casteldelci (RM), Badia Tedalda (AR) e Verghereto (FC). L’avviso pubblico è consultabile qui.

Chi conosce la zona è pregato di inviare (è urgentissimo: entro l’11 luglio) le proprie osservazioni critiche al progetto alle regioni Toscana ed Emilia-Romagna (o alle province interessate).
Gli indirizzi sono:

  • Regione Toscana, Settore Valutazione di Impatto Ambientale, Piazza dell’Unità Italiana 1, 50123 Firenze
  • Regione Emilia Romagna – Servizio Valutazione Impatto e Promozione Sostenibilità Ambientale, Via della Fiera 8, 40127 Bologna

Ecco il Paradiso ancora incontaminato che i devastatori della green economy vogliono distruggere.

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Presso questo link della Regione Toscana é scaricabile la documentazione del mega-progetto di GEO Italia (società controllata dal gruppo tedesco GEO) del Parco Eolico “Tre Vescovi-Fresciano”, che riguarda i comuni di Casteldelci (RM), Badia Tedalda (AR) e Verghereto (FC).
Gli impianti verrebbero localizzati lungo il crinale che va dal Poggio Tre Vescovi a Mte Loggio a cavallo fra le valli del Senatello, del Marecchia e del Tevere a quote comprese fra i mt 1000 e 1100 di alt. Gli aerogeneratori saranno ben 36 (3 Verghereto, 11 Casteldelci, 22 Badia Tedalda) con altezza pari mt 128 e raggio del rotore di mt 52, (ossia con diametro massimo dello stesso di mt 104) . L’altezza di ciascuna torre eolica sarà pari a 180 metri!
Per ciascun aerogeneratore si prevede una potenza di 3,4 MW, per una potenza complessiva di circa 122.40 MW. Vi renderete conto quindi da questi dati che questo sarà uno dei progetti di eolico più devastanti dell’intero Appennino, che qui si aggiungerà peraltro al progetto già autorizzato sulla vicinissima Biancarda (13 torri poste a poco più di 2 chilometri in linea d’aria) e per il quale abbiamo già presentato ricorso. Si tratta di progetti localizzati nei limitati spazi aperti delle aree forestali di nostri crinali appenninici più ameni ed incontaminati e importanti corridoi di collegamento delle reti ecologiche che uniscono le aree protette dell’Appennino Settentrionale con quello Centrale.
Come già avvenuto per la Biancarda anche in questo caso sono convinto che il criterio della scelta dei luoghi sia dipeso unicamente dalla scarsa sensibilità e conflittualità (che scaturisce solo quando si vuole proteggere qualche area) delle popolazioni locali (costituite da un elevata percentuale di anziani) in gran parte del tutto disinteressate alle problematiche ambientali-conservazionistiche).
Gli aspetti ambientali di maggior pregio di questa zona sono offerti principalmente dalla varietà di habitat che vi sono rappresentati. In prevalenza si alternano fitti boschi di Cerro e di Faggio a spazi aperti governati a pascolo e foraggio. In questo contesto vi sono localizzate inoltre associazioni forestali di grande interesse vegetazionale per la presenza frequente dell’Agrifoglio in alcuni punti particolarmente ricca, isolati esemplari secolari di Faggio, inaspettati boschetti di Acero campestre con esemplari piuttosto vecchi, diverse specie di flora rara o protetta, oltre a sorgenti e acquitrini che ospitano popolazioni di anfibi e vegetazione idrofita di particolare interesse e valore biologico. Infine le praterie semi-naturali riscontrabili in particolare sul Poggio Tre Vescovi, La Montagna e Mte Loggio costituiscono un sito di particolare attrazione per le esigenze alimentari di varie comunità ornitiche, confermo infatti in base a  dirette osservazioni una buona presenza di specie di rapaci diurni, fra i quali Gheppio, Lodolaio, Poiana, Sparviere, Falco Pecchiaiolo, Aquila reale (nidificante a pochi chilometri di distanza) e occasionalmente il Biancone, oltre a varie specie di passeriformi in preoccupante declino proprio perché legati a questo tipo di habitat, es. Tottavilla, Averla piccola, Ortolano, zigoli, Culbianco, Succiacapre ecc.
Pare che i termini per le osservazioni siano ormai estremamente ridotti (11 LUGLIO) quindi bisogna agire con tempestività presentandole alle Regioni Toscana ed Emilia-Romagna (o alle province interessate).
Come WWF contiamo di elaborare un documento unico possibilmente in collaborazione con le 2 sedi regionali. Chiedo tuttavia alla Rete dei Comitati che si battono contro l’eolico industriale di divulgare l’appello a tutti quei soggetti interessati a contrastare questo tipo di progetto invitandoli a presentare anche loro qualche osservazione.
Vi ringrazio per la collaborazione.
Ivano Togni
Presidente WWF Cesena
allego documentazione fotografica di alcuni aspetti paesaggistici ambientali dell’area:

un anemometro posto nel punto di collocazione di un aerogeneratore nei pressi del Podere Montagna (Casteldelci) con i rilevi del Parco Regionale del Simone e del Simoncello (Parco Interregionale fra Emilia-Romagna e Marche e Riserva Naturale della Regione Toscana) sullo sfondo.

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2 risposte a 36 pale alte 180 metri sui crinali più incontaminati dell’Appennino. Fermiamo lo scempio a Poggio Tre Vescovi!

  1. angelo ha detto:

    Utilizzare le aree verdi per costruire “parchi” eolici e fotovoltaici è il più grave errore che la Nazione Italia possa fare. Perchè il nostro paese vive praticamente di Paesaggio, di vedute, di bellezze naturali e culturali. Questa è una piaga che va combattuta con il massimo della durezza.

  2. A casa mia hanno fatto in mezzo ai campi una tangenziale: vigne rovesciate, animali ammazzati a frotte, un inquinamento disgustoso e cumuli di spazzatura ovunque. Il giro di tangenti e corruttele lo lasciamo perdere. Per il rumore, amen: dormiremo in un’altra vita.

    Potreste mica fare così: voi mi date gli odiati, puzzolenti e rumorosi aerogeneratori e io vi do in omaggio la linda, profumata e silenziosa tangenziale? Se vi piace lo scambio, sono disponibile anche subito. Ma so già che non accetterete: non siete così sprovveduti, vero?

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